Il content marketing non produce i risultati che ha fatto una volta.
I brand producono più contenuti su più canali ma vedono meno risultati per i loro sforzi, afferma un nuovo report della società di analisi competitiva TrackMaven. Intitolato "The Content Marketing Paradox Revisited", il report esamina il content marketing in diversi settori.
Utilizzando il suo software proprietario, TrackMaven ha rintracciato 50 milioni di contenuti da quasi 23.000 marchi e ha scoperto che, anche se la produzione aumentava del 35%, l'impegno diminuiva del 17% rispetto al 2015. È quello che la società chiama il "paradosso del content marketer" - creando più contenuto con meno ritorno.
$config[code] not foundPiù in particolare, i marchi sono aumentati di anno in anno su Twitter e Facebook rispettivamente del 60% e del 31%. Tuttavia, i contenuti di marca sui blog sono diminuiti del 12% nello stesso periodo.
Nonostante il coinvolgimento continui a scendere, i marchi non sono disposti a rinunciare alla produzione di contenuti, in particolare per quanto riguarda Facebook, Twitter e Pinterest, conclude il rapporto
Una spiegazione di questo paradosso è che sta diventando sempre più difficile per i marchi far sentire la propria voce in mezzo al rumore. Le persone stanno raggiungendo un punto di saturazione in cui solo così tanti contenuti possono essere consumati, apprezzati o condivisi. Allo stesso tempo, alzare il volume aumentando la produzione di contenuti non sembra essere la risposta, secondo il rapporto.
L'enigma è che il coinvolgimento efficace sui social network richiede l'uso della pubblicità a pagamento.
"Consideralo come il controllo e il bilanciamento di Internet", spiega il rapporto. "I social network creano un paywall tra brand e audience, dando così l'onere ai marketer di creare contenuti che valgano l'investimento della promozione a pagamento".
Tuttavia, i marchi continuano a diminuire la produzione di contenuti di marketing sui loro blog anche se questi contenuti non hanno lo stesso paywall tra brand e audience.
La relazione ipotizza inoltre che l'aumento dell'utilizzo dei dispositivi mobili abbia portato i brand a creare contenuti in-piattaforma più ricchi, come video, foto, gif e post di collegamento, a cui è possibile accedere facilmente e consumati rapidamente.
TrackMaven conclude il rapporto consigliando i marchi a monitorare il traffico di coinvolgimento e referral per capire quali canali e contenuti funzionano meglio nel tempo. Il rapporto conclude inoltre che la promozione di contenuti a pagamento sui social network è un dato di fatto e che i brand devono adeguare i propri budget per adattarsi a tale realtà.
Tuttavia, il rapporto incoraggia anche i marchi a trarre maggiore vantaggio dai blog. Questi canali non richiedono contenuti a pagamento per raggiungere un pubblico e possono essere un modo per alimentare una strategia di distribuzione dei contenuti, accoppiata ai social network come anello di feedback.
TrackMaven è un'azienda competitiva di analisi dei dati digitali che monitora le prestazioni dei contenuti e il coinvolgimento dei marchi e la misura rispetto ai loro concorrenti. La società afferma che fornisce approfondimenti per aiutare i marchi a identificare i canali ideali, a pubblicare programmi e destinatari.
Immagine: TrackMaven
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